La tutela legale del Preposto

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Ultimamente, è tornato di moda parlare del preposto alla luce delle recenti modifiche normative che hanno integrato l’art. 19 del D.lgs 81/08 e s.m.i, ma spesso queste continue discussioni non portano a nulla di concreto.

Partendo da dati certi, la figura del preposto è stata introdotta dall’art. 4 del D.P.R. 547/55 (!!!), ripresa sempre all’art. 4 del D.lgs 626/94 (obblighi del datore di lavoro, del dirigente e del preposto) e poi ovviamente si ritrova presente nel D.lgs 81/08 e s.m.i. (T.U. sicurezza). E’ chiaro che sono stati indicati i riferimenti normativi più importanti.

L’art. 2 del D.Lgs 81/08 definisce il «preposto»: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.

Basterebbe già l’attenta lettura della definizione sopra indicata, per comprendere come ancora oggi nelle aziende (e magari con il silenzio dei consulenti per la sicurezza sui luoghi di lavoro) venga o non venga realmente “impiegata” tale figura, con quello che ne consegue in termini di formazione specifica, inquadramento organizzativo e funzionale.

D’altro canto, non si comprende come taluni ancora nell’anno di grazia “2023” trovino poco chiari termini quali “sovrintende”, “garantisce”, “funzionale potere di iniziativa” ed altro.

In conseguenza, valutando ogni singola situazione aziendale, il preposto (o più preposti) deve essere:

  • Individuato
  • Adeguatamente formato
  • Designato
  • Delegato in virtù di quanto previsto dall’art. 16 del D.lgs 81/08 e s.m.i.

E’ sufficiente leggere altresì quanto indicato dal comma 3 art. 16 del D.lgs 81/08 e s.m.i. per comprendere la possibile efficacia di una corretta delega di funzione. L’articolo richiamato cita testualmente: La delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite. L’obbligo di cui al primo periodo si intende assolto in caso di adozione ed efficace attuazione del modello di verifica e controllo di cui all’articolo 30, comma 4.

Uno degli aspetti che deve essere necessariamente richiamato riguarda la possibile responsabilità penale autonoma del Preposto, tema del quale spesso non si parla in maniera adeguata negli specifici corsi di formazione (forse per non spaventare troppo i discenti!!).

Se analizziamo la giurisprudenza con riferimento alle sentenze emesse dalla Suprema Corte di Cassazione, scopriamo delle cose interessanti, ma soprattutto delle costanti, le quali se, analizzate con attenzione, smonterebbero il chiacchiericcio inutile intorno a questa figura. Queste costanti aiutano a porre in essere aspetti di analisi funzionale e operativa utili a tutelare sia i datori di lavoro che gli stessi preposti, soprattutto se parliamo di responsabile penale autonoma o sistemica.

Qui di seguito indichiamo alcune recenti sentenze facilmente reperibili con una ricerca sul web, le quali sono davvero innumerevoli sul tema, affinchè ogni lettore possa trovare autonomamente quegli elementi che costituiscono le costanti sopra richiamate.

Cassazione Penale, Sez. 4, 11 maggio 2023, n. 19938 – Infortunio con la macchina da cucire. Responsabilità di dirigente e preposto

Cassazione Penale, Sez. 4, 20 marzo 2023, n. 11513 – Investito dal carrello elevatore. In linea teorica è vero che potrebbe esserci un’ipotesi di omessa vigilanza tipica del preposto ma manca la delega

Cassazione Penale, Sez. 4, 30 gennaio 2023, n. 3712 – Folgorazione da arco voltaico. Ruolo del responsabile di linea operativo con funzioni di preposto

Cassazione Penale, Sez. 4, 13 gennaio 2023, n. 930 – Morte per contatto elettrico indiretto durante i lavori di ristrutturazione di una chiesa. Responsabilità del titolare della ditta appaltante, del datore di lavoro e del preposto

Cassazione Penale, Sez. 4, 08 novembre 2022, n. 42035 – Infortunio mortale del lavoratore. Responsabilità del capo cantiere/preposto per non aver vigilato sulle modalità di accatastamento di pannelli da getto

Cassazione Penale, Sez. 4, 21 settembre 2022, n. 34936 – Carenze nel DVR e nella formazione. Responsabilità amministrativa dell’ente per l’infortunio del preposto durante l’impilamento di blocchi di marmo

Cassazione Penale, Sez. 4, 01 marzo 2022, n. 7092 – Perdita di un occhio durante i lavori di casseratura: responsabilità del preposto di fatto

Cassazione Penale, Sez. 4, 16 febbraio 2022, n. 5415 – Caduta della cesta mobile della piattaforma e responsabilità del datore indipendentemente dalla presenza di un preposto di fatto

Cassazione Penale, Sez. 4, 01 febbraio 2022, n. 3538 – Malfunzionamento di un macchinario e schiacciamento di un dito. Responsabilità del preposto per non aver ottemperato all’obbligo diretto e continuativo di sorveglianza sui mezzi e sulle lavorazioni

Cassazione Penale, Sez. 4, 31 gennaio 2022, n. 3293 – Caduta del carico di arance sul passante. Responsabili dell’evento letale sia il datore di lavoro che il preposto di fatto

Cassazione Penale, Sez. 4, 27 ottobre 2021, n. 38413 – Caduta dal ponteggio. Responsabilità del datore di lavoro e del preposto per la mancata predisposizione delle linee vita e degli idonei sistemi di ancoraggio

Cassazione Penale, Sez. 3, 15 ottobre 2021, n. 37564 – Lavori in quota senza ancoraggio: accolto il ricorso del legale rappresentante dell’impresa edile che ha nominato un preposto, fornito i DPI e predisposto i piani di sicurezza

Cassazione Penale, Sez. 4, 08 giugno 2021, n. 22262 – Responsabilità del direttore tecnico di cantiere e procuratore con delega per il cedimento di una lastra di eternit in assenza di ancoraggio. Preposto negligente: obbligo di controllo e di sostituzione

Cassazione Penale, Sez. 4, 03 maggio 2021, n. 16690 – Operaio travolto dalla macchina rincalzatrice: responsabili il preposto-direttore di cantiere e il lavoratore che disattende le prescrizioni contenute nel POS

Cassazione Penale, Sez. 4, 28 aprile 2021, n. 16147 – Lesioni gravi e responsabilità del preposto. Conversione in appello

Cassazione Penale, Sez. 4, 20 aprile 2021, n. 14627 – Folgorazione nell’ambito di lavori di realizzazione di un impianto fotovoltaico integrato su serra. Responsabilità di CSE, responsabile dei lavori, committente e preposto

Cassazione Penale, Sez. 4, 15 febbraio 2021, n. 5796 – Macchina segaossi utilizzata con la protezione disabilitata. Responsabilità del preposto

In questa sede non ci vogliamo addentrare nella specifica situazione legata ai “preposti in fatto”, che per chi da qualche anno svolge attività consulenziale nei procedimenti penali legati alla sicurezza sui luoghi di lavoro ben conosce, onde evitare di spostare il “focus” su altri aspetti distraendoci dall’obiettivo principale.

Per questo motivo, oltre a parlare banalmente di possibili riconoscimenti economici a favore dei preposti, forse è il caso di iniziare parlare di TUTELA LEGALE del PREPOSTO!!!

Anche in questo caso è necessario cambiare il paradigma, poiché:

  • Esiste una copiosa normativa sul tema, recentemente integrata;
  • Esiste una costante giurisprudenziale sul tema a seguito di innumerevoli sentenze emesse dalla Suprema Corte di Cassazione;
  • Il ruolo del preposto è un ruolo fondamentale per il rispetto della sicurezza sui luoghi di lavoro ed è una figura da tutelare.

La riflessione sulla Tutela legale del preposto, inserita in un contesto complessivo ha consentito l’elaborazione di alcune proposte pratiche (non è sempre necessario invocare modifiche normative) che saranno illustrate a breve.

A conclusione poniamoci una semplice domanda: in quante aziende esistono realmente le funzioni di preposto così come richiesto dalla normativa vigente??

Il CTS CNEBIFIR